Ad un certo punto ho avuto la tentazione di contarli, ma poi ho lasciato perdere perché sono persone e non numeri.
Serata di auguri al Pentasport con tutto il gruppo, compresi i fanciulli e le fanciulle di “Viola nel cuore”, e caduta oltre ogni limite immaginabile dei freni inibitori.
Un esempio per tutti: mi sono esibito nuovamente in “Una carezza in un pugno” con gli stessi esiti disastrosi di qualche tempo fa, con l’aggravante però della presenza di tutta la redazione e di mia figlia Camilla che mi ha ripreso per futuri ricatti in termini sindacali di paghetta.
Il meglio però lo ha dato Vuturo, assoluto protagonista della scena perché non solo canta (beato lui) benissimo, ma si è addirittura improvvisato capo animazione con un gruppo di malcapitate signore finite nella stanza accanto alla nostra che si sono messe a seguirlo nelle danze.
Ed io immagino che qualcuna di loro si sia innamorata di Pietro e che a fine cena (io come al solito sono andato via prima) lo abbia pure inseguito…
Me li guardavo uno a uno (mancavano purtroppo Saverio, Leonardo e Matteo Sestini) i “miei” giornalisti pensando che di loro so più o meno tutto in termini professionali e immaginavo come possano “vivermi”, le speranze e magari le delusioni che ogni mia decisione comporta nella loro vita di tutti i giorni.
Una bella responsabilità, che però mi piace tantissimo e che ho avuto la possibilità di continuare a vivere grazie a Radio Bruno, che mi e ci ha regalato un incredibile entusiasmo.
Ed è stato ancora più importante aver creato tutto questo insieme a Maurizio, l’amico di una vita, che c’è, c’è sempre stato e ci sarà sempre.

A proposito di Radio Bruno: scaricate nel modo che volete “Natale è tutto qua” (molto carino) realizzato dalla nostra sede centrale, i 99 centesimi del costo andranno interamente ad AGEOP RICERCA ONLUS, che da trent’anni accoglie ed assiste a Bologna i malati di tumore e le loro famiglie.