Finalmente un uomo che riscatta i disastri sentimentali di gran parte di noi maschietti: Nicolas Sarkozy, Presidente della Francia.
Mi sono infatti convinto della superiorità femminile quando ho cominciato a ragionare con un certo distacco sulle mie inadeguatezze adolescenziali verso l’altro sesso e sulle difficoltà di dialogo (noi ragazzi degli anni settanta pensavamo e puntavamo solo ad una cosa…) con le incomprensibili ragazze della mia generazione (oggi splendide donne, che trovo più affascinanti di tante fanciulle giovani).
Eravamo, e forse molti di noi sono ancora, incapaci di gestire le emozioni e di conseguenza molto spesso non riuscivano e non riusciamo a reggere la rottura di un rapporto, con tutto il dolore che questo comporta.
Da qui i comportamente insani, che a volte possono sfociare nella persecuzione verso l’altra e peggio ancora nei delitti.
Non vale chiaramente per tutti, ma il senso antico del “possesso” è difficile da rimuovere in noi maschi.
Per questo non posso che fare il tifo per Sarkozy, che pare essersi ripreso meglio, e più in fretta di Gamberini post Lazio, dall’addio dell’intrigante moglie Cécile.
Prima una giornalista francese assolutamente strepitosa, adesso, a stretto giro di posta, la passeggiata a Eurodisney con Carla Bruni, che ho conosciuto in una puntata di “Quelli che il calcio…” e di cui si potrebbe dire “ho visto di peggio…”.
A me viene in mente il Sassaroli di “Amici miei”, quando l’architetto Melandri gli porta via di casa la bella moglie, le due insopportabili figlie ed il cane Birillo, tutti caricati a forza nella sua macchina.
“E tu non hai detto e non hai fatto niente?”, gli domenderà più tardi, mi pare, il Mascetti.
“Come no? – gli risponde il Sassaroli – anch’io ho sofferto come un cane: per tre quarti d’ora !”