Post minimalista, come é avvenuto con una certa frequenza negli ultimi mesi che sono stati di grandi cambiamenti, anche privati.
D’altra parte questo blog l’ho pensato per dialogare idealmente con chi ha la bontà di seguirmi da anni e non ha nulla di “professionale”, nel senso che professionalmente per quanto mi è possibile scrivo e parlo di calcio sul Corriere, in radio e in tv.
Dunque, Grassina, e lo spunto me lo ha dato un’intervista col sottoscritto sul Gazettino del Chianti via web, firmata da Silvia Rabatti, abile scrittrice, gran donna, con una splendida famiglia da prendere ad esempio per tutti.
Ci abito da ventuno anni abbondanti, dopo esserci capitato per caso e me la sento addosso come un vestito su misura, perchè ha una caratteristica speciale, che a me piace moltissimo: la solidarietà.
Chi è indietro non viene lasciato solo.
Sei a dieci minuti da Firenze, che mi pare comunque più ospitale di tante altre città, eppure tutto è più a dimensione del cittadino, dalla raccolta differnziata alle iniziative per sensibilizzare l’attenzione del mondo su chi sta peggio di noi.
Può anche darsi che un giorno me ne vada, ma mi resterà sempre nel cuore.