E se fosse Ilicic il nostro valore aggiunto?
Me lo raccontano determinato e perfino sorridente: basterebbe rimanesse sui livelli dello scorso maggio per avere un titolare inamovibile e chissà che Paulo Sousa non abbia le chiavi giuste per aprire il mistero di questo sloveno tanto bravo quanto chiuso.
Certe volte con lui bisognerebbe avere due palloni, come succedeva trent’anni fa con il mio amico Alessandro Paoletti, bravo tecnicamente, per carità, ma un po’ improduttivo ai fini del gioco: finta, controfinta ed eri sempre lì.
Ecco con Ilicic per buona parte della stagione sembrava una partita persa, poi si è come svegliato dal letargo e ha cominciato ad essere decisivo.
Magari va a finire che gli dovremo allungare il contratto.