Tra vent’anni ci rimarrà nella testa l’idea di squadra, che è poi il concetto più caro a Prandelli.
Senza Toni, la Fiorentina continua lo stesso ad esserci, grazie proprio all’organizzazione di gioco applicata molto bene ed insegnata, ribadisco insegnata, magistralmente dal proprio allenatore.
In nessun altro modo avremmo pareggiato a San Siro, contro una squadra che ha i migliori palleggiatori in Italia e che nel mondo vale in questo il Barcellona.
Certo, poi ci vogliono pure i fuoriclasse (leggi alla voce Frey e Mutu), ma vedere Gobbi non sbagliare nulla o quasi nel secondo tempo è un qualcosa che fa bene alla nostra anima calcistica.
A me è venuto in mente il Rossitto che in un paio di partite con Terim sembrava fosse diventato Tardelli, peccato che quella squadra fosse l’illusione di un mese irripetibile.
Con Prandelli e questo gruppo invece andiamo avanti da un paio di anni e di questo non possiamo che dire grazie.