Sono passati 35 anni e stamani tocca a Valentina.
E’ uno dei passaggi della vita, poi si sposerà, diventerò nonno, forse (ma non è detto) mi rilasserò un po’.
Ero tranquillo nel giugno del 1979, avevo molti giramenti di scatole extra scolastici e dal primo settembre avrei cominciato a guadagnare qualcosa: centomila lire al mese in una emittente di Prato che si chiamava Radio Blu.
Stamani mi sento strano, perché poi è vero che quell’esame ti rimane dentro per sempre e lo sogni qualche volta, sempre con esiti diversi.
Chissà cosa penserà lei e cosa penseranno le “migliaia di gambe e di occhiali” che oggi si metteranno a sedere aspettando le famose tracce per poi partire, ognuno a modo suo.
Avrei voluto essere prodigo di consigli, ma poi non sapevo davvero bene cosa dire per non banalizzare e così mi sono limitato quasi ad una prescrizione medica: “fai dei bei respironi profondi”.
Come se dovesse essere auscultata dal dottore e non cominciare a scrivere un tema, preferisco non immaginare cosa le sarà passato per la testa…
Auguri a tutte le ragazze e i ragazzi che oggi cominciano il loro mese più difficile.