Se avessimo Messi con un nonno italiano, lo capirei perché si farebbe, come si dice, di necessità virtù, ma così no, proprio no.
Non è per fare il nazionalista a tutti i costi, ma già Camoranesi nel 2006 mi sembrava una forzatura ed era, mi pare, piuttosto bravo (poi piazzarono Semioli al suo posto e si vide la differenza).
Ma che la Nazionale italiana debba mettere dentro con la maglia azzurra giocatori assolutamente normali come Romulo, Thiago Motta (ancora!) e Paletta mi pare senza senso: possibile che non esistano in Italia difensori e centrocampisti al loro livello?
Stavolta non sono assolutamente d’accordo con Prandelli e non parlo di scelte tecniche, ma di criteri di scelta: va bene la globalizzazione ed il mondo senza frontiere, però giocano le rappresentative dei rispettivi Paesi e un minimo di appartenenza ci dovrà pur essere, o no?