Prima di tutto grazie a tutti voi per la nuova dimostrazione di affetto: stasera dovrei tornare in pista dopo gioni non preoccupanti, ma dolorosi nel vero senso della parola.
Abbiamo una grande occasione e ce la giochiamo senza quattro pezzi da novanta: Borja, Gonzalo, Rossi e Gomez, senza contare Tomovic, che è però obiettivamente qualche passo indietro rispetto al poker d’assi.
Ditemi voi quale squadra in Italia, Juve compresa, può rinunciare senza pagare pegno a questa batteria di giocatori vicini al termine campioni.
Ergo: non importa come, l’importante è vincere, di riffa o di raffa, come si diceva una volta.
Il Genoa non è quello dell’andata, dissoluto fino all’annientamento, noi siamo molto più deboli tecnicamente, ma possiamo vincere lo stesso, magari con l’aiuto del pubblico come per una volta nella vita ha invocato Montella.
A proposito, le sue conferenze stampa della vigilia stanno diventando delle piccole chicche mediatiche, vanno colti i sottintesi, le pause per capire l’ironia con cui affronta la stampa: ormai sta diventando tra i più bravi anche lì.