Quando aveva vent’anni Flachi, giocava a fare il grande ed in più di un’occasione entrammo, pure pesantemente, in rotta di collisione.
Avevo 35 anni e certi suoi comportamenti mi sembravano insopportabili.
Spesso, come accade oggi con altri golden boy viola, aveva intorno gente che sapeva dorgli solo di sì per convenienza.
Poi non l’ho più visto per intere stagioni e quando ci siamo incrociati di nuovo mi è sembrato diverso, più maturo e se era vero quello che ogni tanto si bisbigliava in giro, beh, lui sapeva fingere molto bene.
Io non dimentico le sue dichiarazioni d’amore assolutamente disinteressate verso la Fiorentina, le sue mancate esultanze per i gol ci segnava, insomma il profondo rispetto che ci ha sempre portato.
E non dimentico neanche quello che mi disse alla vigilia di una gara col Bologna di fine maggio 2005: che avrebbe giocato certamente per la Champions della Samp, ma un po’ pure per la nostra salvezza.
Oggi che la stessa Sampdoria ha compiuto il passo inevitabile della richiesta di recissione del contratto e che è quasi certo il suo stop fino al 2009, ecco oggi sarebbe bello che Francesco Flachi, che certamente ha molto sbagliato, ma soprattutto sulla propria pelle, sapesse che da queste parti c’è ancora gente che gli vuole bene.