L’Europa è servita a testare diversi giocatori che conoscevamo poco e che obiettivamente sono molto distanti dai titolari.
Quante partite servono per capire se si è o non si è all’altezza? Tre, quattro?
Beh, a me pare che il calcio a quei livelli conceda poche possibilità e Iakovenko che parte dalla panchina in Portogallo ne è una dimostrazione.
Non siamo messi benissimo, tralasciando Ilicic, che in passato, sia pure con scarsissima continuità, ha già fatto vedere di essere bravo: lui è un caso a parte, nemmeno troppo facile da affrontare.
Ma Bakic, Alonso e lo stesso Iakovenko non hanno per me superato l’esame, senza con questo voler essere troppo cattivi.
Sulla partita è quasi inutile soffermarsi:per settanta minuti era come se toccasse ad altri, se non ci fossimo e non è possibile concedere il gioco al Pacos.
O meglio, è possibile se non giochi come sai e puoi, sia pure con tanti big assenti.
Nulla di catastrofico, però contro il Verona sarà bene ritrovare la via del gol, che manca da oltre duecento minuti.