La strada è per me ancora molto lunga, ma è indubbio che almeno sul piano dell’impegno ci sia stato un cambiamento radicale dell’atteggiamento di Vargas.
Non è devastante, ma neanche più un lavativo come è stato per due anni e mezzo, un periodo calcisticamente lunghissimo in cui non si è minimameente vergognato di percepire uno stipendio che non stava guadagnando.
Oggi pare fare tesoro dei tanti errori commessi e dovrebbe ringraziare Montella e la società, in particolare Pradé, se non gli è stata chiusa in faccia l’ultima porta.
Lui ci ha messo del suo, lavorando come avrebbe dovuto fare sempre e rinunciando (fatto altamente meritorio in questo calcio di mercanti senza scrupoli) a buona parte dello stipendio nell’attuale stagione.
Adesso aspettiamoci la continuità e magari qualcosa in più sul piano tecnico, perché il Vargas del suo secondo anno con Prandelli era un altro giocatore rispetto a quello buono, ma tutto sommato normale, che abbiamo visto in questo scorcio di stagione.
Sono sempre diffidente, però si sta meritando la seconda (o terza, o quarta, fate voi) possibilità.