Un giorno basta e avanza per piangerci addosso, per la rabbia e per le recriminazioni.
Prendiamo esempio da Montella (grandioso!) e pensiamo al Milan, che è già domani e che è furente per vari motivi.
Come tutti sono abbastanza pessimista sulla vicenda Cuadrado e comunque anche senza di lui, e con il ritorno di Gonzalo Rodriguez, siamo più forti: lo dice la classifica, lo dice il gioco, lo dice il nervosismo che dalle parti di Milanello è ormai di casa.
Potrebbe essere l’occasione per ripartire con Vargas dall’inizio ed io sto ancora aspettando un seguito al gol e alla prestazione contro il Parma e San Siro è una vetrina straordinaria per farci ricredere tutti.
E’ una grande partita, emozionante come tutte le volte che vado in quello stadio che per me rappresenta il calcio come nessun altro impianto in Italia e..vabbeh, lo dico: visto il ponte, mi porto dietro Cosimo, che vedrà la Scala del pallone a nemmeno sette anni.
Io ne avevo 21 quando ci sono entrato per la prima volta e ancora ricordo il brivido di quando me lo trovai davanti, quasi all’improvviso, nel settembre del 1981…