Non credevo che Nanni Moretti avesse capacità divinatorie.
Prima il Papa che non ce la fa a reggere la fatica e la responsabilità del suo ruolo, adesso Berlusconi che sta per andarsene cercando di bruciare tutto quello che gli sta intorno, Italia compresa.
Questo Governo non è mai piaciuto a nessuno, neanche a Letta immagino, ma era anche l’unico possibile per come eravamo messi dopo le elezioni frutto di una legge folle che vergognosamente è ancora lì a terrorizzare la prospettiva per molti versi corretta di un nuovo ricorso alle urne.
Era chiaro che sarebbe finita così, altro che colombe e falchi, adesso dobbiamo fare il tifo per quei senatori del defunto PDL, sperando che ragionino con la propria testa e agiscano secondo la propria coscienza.
Na forse prima ho sbagliato: se ne va davvero Berlusconi?
Lo spero, lo desidero assolutamente, ma purtroppo non ne sono affatto sicuro.
Siamo sfiniti da questo ventennio e naturalmente non solo per colpa del nefasto protagonista di stagioni penose sotto ogni punto di vista.
Che bello sarebbe se i 5 stelle coniugassero la loro voglia di nuovo con un linguaggio e una grammatica istituzionale consona ad un grande Paese come l’Italia.
Insieme alle forze migliori dell’una e dell’altra parte potrebbero spazzare via il berlusconismo e anche tutti quelli che contro il berlusconismo ci hanno campato per vent’anni, negando davanti e inciuciando dietro.
Ma domani riaprono i mercati e dopodomani scatta l’aumento dell’Iva, molta gente si indebita per pagare le tasse, altri invece le tasse non sanno nemmeno cosa siano e vivono e prosperano nell’evasione e l’Italia è ormai diventata un grande contenitore che ogni giorno frulla di tutto, ma ho l’impressione che quello che ci faranno bere ci piacerà pochissimo.