Poi magari succede che rimane e che diventa il nuovo simbolo della Fiorentina prossima ventura.
Forse compra casa a Firenze e poi spiegherà al mondo intero quanto sia bello Ponte Vecchio e il Piazzale.
In attesa di questi mirabolanti eventi, mi pare giusto sottolineare alcuni aspetti della penosa vicenda Ljajic che si sta trascinando da mesi partendo da una premessa onesta che non ha nulla a che vedere con le sue qualità tecniche, peraltro espresse solo in quattro mesi su trenta: a me il ragazzo non piace a pelle, per come si muove fuori dal campo.
Magari è timidezza, ma ci ho sempre visto una grande dose di strafottenza e anche mancanza di educazione, come a Zurigo dove sembrava gli avessero fatto un torto: è uscito dagli spogliatoi, ha alzato stancamente lo sguardo ha visto che era presente la stampa fiorentina e se ne è andato senza salutare nessuno, se fosse stato mio figlio lo avrei rimbrottato ben bene.
Detto questo, che conta il giusto, a me pare che ci stia prendendo in giro: ok, aspettiamo ancora fino a lunedì (ma per cosa?) e poi vediamo cosa succede.
Le ultime proposte della Fiorentina a quanto ne so mi sembrano in linea con la situazione contrattuale che mette la società sotto schiaffo, insomma hanno fatto dei bei passi avanti rispetto alle prime battute.
Se ad una settimana dalla fine del mercato Ljajic dice di no, che ci vuol pensare, che tanto c’è tempo, mi pare chiaro che dietro ci sia il Milan, anche perché un po’ bischeri lo siamo, ma non proprio ripescati dalla piena.
Vediamo e aspettiamo, ma più passano i giorni e più il giovane Ljajic mi sembra incompatibile con l’idea che abbiamo un po’ tutti della Fiorentina attuale e futura.