Mettiamo la Fiorentina dell’ultimo campionato e aggiungiamoci Denis, Joaquin e Pepito Rossi: dove sarebbe potuta arrivare?
Scrivo questo perché ho imparato da almeno tre decenni ad essere molto realista, e può anche essere che un simile atteggiamento mentale in qualche caso diventi un limite, ma ormai è difficile cambiare.
Oggettivamente la situazione è questa: Jovetic non lo chiede seriamente nessuno, dai 30 milioni non si scende, ma anche se si calasse a 25 dubito che a parte la Juve (che per principio lo deve comunque portare via a 30) ci siano altre squadre pronte all’offerta.
E senza la cessione dell’ingrato montenegrino Gomez non arriva neanche se formiamo una catena umana lunga da qui a Monaco, sempre ammesso che non vada all’aria l’ardito piano di ingegneria finanziaria creato per colmare il divario tra l’ingaggio bavarese e la nostra proposta.
Tra tre settimane ripartiamo e sull’attaccante siamo oggettivamente incartati, scordando però di avere in più Pepito Rossi, ma è l’aspetto psicologico che mi preoccupa.
Su Gomez si è creata un’attesa superiore al normale e non vorrei che il contraccolpo dovuto dal suo eventuale mancato arrivo ci portasse ad una crisi di sfiducia, che non sarebbe davvero giusto avere dopo l’ultima stagione.