Stavolta mi muovo davvero, dopo averlo minacciato diverse volte al solo scopo di far smettere gli imbecilli di vomitare le proprie frustrazioni.
Lo devo ai miei zii, che non ho mai conosciuto e che furono trucidati dai nazifascisti nel 1944 nella campagna vicino a Gubbio, a mio nonno che fu torturato perché ebreo a San Vittore, a Milano.
Lo devo alle milioni di persone di ogni religione, colore della pelle e convinzione politica che sono morte per quel putrido e nauseabondo cancro dell’umanità chiamato razzismo.
Andrò alla polizia postale e denuncerò il signore (o signora) autore del commento numero 357 del post “Qualcuno mi spiega?”.
Darò tutto quello che otterrò, sperando nella giustizia italiana, alla Fondazione Borgonovo e vi terrò informati sull’evolversi della situazione.
Grazie a tutti coloro che mi hanno espresso la propria solidarietà.