Qualche mese fa uno stretto collaboratore di Prandelli mi disse che Balotelli e Cassano non erano paragonabili.
Introverso, ombroso e di difficile gestione il primo, irrecuperabile sotto tutti i punti di vista il secondo.
Al di là delle potenzialità tecniche inespresse, che collocano Balotelli anni luce davanti al fantomatico Fantantonio, mi pare che il ritorno a casa (in tutti i sensi) dell’attaccante del Milan sia stato una prodigiosa medicina per spingerlo verso un tentativo di maturazione, che a 22 anni potrebbe pure avvenire.
Le ultime dichiarazioni di Balotelli sembrano quelle di un ragazzo che sa di avere molto sbagliato in passato e di non avere più possibilità infinite: bene per il calcio italiano, male per la Fiorentina, che si ritrova un avversario formidabile.