E così alla fine mi sono detto: perché non parlarne?
Ma sì, parliamone pure di questi cambiamenti avvenuti alla mia amata compagna di 28 anni, visto anche che sembrano interessare così tanto alcuni di voi.
E’ cambiata la proprietà, siamo entrati in un gruppo molto ben organizzato, il gruppo Cuore, e può darsi che qualcuno pensi che venga perso per strada quel senso di artigianalità che ci ha contraddistinto per anni.
Vedremo.
Intanto abbiamo fatto un paio di passi avanti mica da ridere: andiamo in onda 24 ore su 24 (prima staccavamo dalle 23 alle 7) e abbiamo il tanto sospirato streaming.
Stanno rivoluzionando gli studi, che saranno all’altezza delle migliori radio nazionali, e sono stati operati dei cambiamenti nella programmazione.
Lo sport ha tre finestre informative in più, che non mi sembrano stravolgere il palinsesto e danno invece un senso di continuità al nostro lavoro.
Sono entrati in squadra due ottimi professionisti come Michele Vestri e Claudio Sottili, è rimasto Vincent, un grande.
Mi spiace molto che tutto sia concentrato sul G, a cui sono state “tolte” due ore, quando invece i cambiamenti hanno riguardato pure Stella, che sta integrandosi nel nuovo progetto.
A me pare che così la radio sia molto più omogenea nei suoi contenuti, che poi ovviamente possono piacere o non piacere.
E veniamo al G, visto che ho ricevuto delle domande sul nostro rapporto.
E’ stato il mio direttore a Radio Tele Arno nel 1978, poi l’ho ritrovato a Radio Blu nel 1983, cioè quando io ero già lì da 4 anni.
Non abbiamo mai avuto molti contatti diretti, siamo sempre stati solo colleghi, senza che questo significhi qualcosa di particolare, nel bene e nel male.
Da ascoltatore, trovavo i suoi programmi a volte geniali (tipo quando agganciava gente che gli raccontava la propria vita scambiandolo per un altro oppure sentendolo parlare di argomenti mai trattati alla radio) e a volte insopportabili (cioè quando l’uso della parolaccia era gratuito o quando, ma succedeva più spesso fino a qualche anno fa, insisteva a rompere le scatole a gente palesemente indifesa e debole).
Certamente è stato il più scopiazzato conduttore degli ultimi vent’anni e la copia è sempre stata peggio dell’originale.
Ho sempre trovato assurdo che il sondazzo andasse in replica due ore dopo la messa in onda e le cose che ho appena scritto gliele ho dette di persona durante un vivace scambio di opinioni avuto due anni fa.
Lo considero un uomo molto intelligente, che però a volte si approfitta della sua intelligenza, tendendo spesso a mettere l’io davanti al noi.
So benissimo che non ha mai sopportato le Pillole di Pentasport e fin qui poco di male; il fatto più pesante, secondo me, è che lo capivano benissimo pure gli ascoltatori, quando invece in una radio si dovrebbe essere una sola cosa.
Infine credo che una nuova proprietà editoriale abbia comunque tutto il diritto di cambiare a proprio piacimento i programmi, così come gli ascoltatori hanno tutto il diritto di apprezzare o meno tali cambiamenti