La risposta ce la darà la partita contro l’Inter, quella di ieri sera è stata troppo brutta per essere vera.
Ci siamo squagliati nel gelo di Torino dopo venti minuti, eravamo molli e presuntuosi.
E qui ci metto anche Montella, perché ancora mi ricordo l’arrabbiatura di Prandelli qualche anno fa all’Olimpico, quando Pazzini disattese agli ordini del tecnico e non marcò Liverani che fece vincere la Lazio.
E’ un peccato di lesa maestà mettere uno fisso su Pirlo e non farlo giocare come se fosse venuto a fare una scampagnata alla Brencola, luogo ameno di incontri calcistici, dove si gioca senza mai preoccuparsi dell’avversario?
Se all’inizio loro raddoppiavano addirittura su Pizarro, siamo così forti da lasciare libero un signore che, carriera alla mano, mi pare più forte del Pek?
E comunque non è solo quello, perché Jovetic sta diventando un caso serio e in attacco annaspiamo come nelle più logiche delle previsioni.
Cos’abbia il montenegrino è un bel mistero, ieri sera oltre a non combinare quasi niente mi sembrava pure imbolsito, lento, al limite della svogliatezza.
Se poi ci mettiamo la difesa in cui il migliore è stato Savic (Gonzalo e Roncaglia da mettersi le mani nei capelli, per chi li ha…) e una Juve fortissima di testa e di piede, ecco spiegato un amarissimo disastro.
Riflettiamo su questo: in tre gare su quattro contro Conte non l’abbiamo mai vista: ci hanno umiliato, disintegrato.
Giuro che al prossimo Fiorentuina-Juvetus impongo un approccio minimalista alla partita, perché per come sono andate le cose (e con tre tecnici diversi in panchina) ha ragione chi ci prende in giro e ci dà di provinciali: partiamo per suonarle e ce le danno di santa ragione.