Momento durissimo, morale sotto i tacchi, sfortuna cosmica, ma anche giocatori che si devono dare una regolata o regalarci un segno tangibile della loro presenza.
Sto parlando prima di tutto di Cuadrado, a cui deve essere stato detto che può fare quello che vuole in fase d’attacco, mentre invece è piuttosto disciplinato nei rientri difensivi.
Se non fosse per quelli, onestamente io nelle sue ultime prestazioni non lo vedrei troppo distante da Cerci, comprese le mattane comportamentali.
E poi Jovetic: si impegna, per carità, ma si è involuto da far paura.
Tre partite in cui avrebbe dovuto tirare fuori qualcosa dal cilindro e invece niente, tiri fuori o appoggi al portiere, qualche passaggio importante e niente più.
Altro che grandi squadre, qui deve dimostrare di essere importante per la Fiorentina.
Toni è tornato ad essere quello che immaginavamo che fosse, anzi, per me, qualcosa in più: uno straordinario lottatore che però deve combattere anche con il declino atletico e ribadisco il concetto su Larrondo: dicono che sia l’alternativa a Toni, peccato che non dovesse essere Toni il titolare.
Con questa storia dell’attaccante stiamo buttando via moltissimo del lavoro fatto dalla squadra, ma davvero era così impossibile prendere qualcuno che assicurasse 12/15 gol l’anno (perché il il quasi trentaseienne Toni davvero non li assicura, mentre Ljajic fa quasi tenerezza per come non prende mai i pali)?
Neto ormai è il titolare a tutti gli effetti e ieri (non ho rivisto il gol che abbiamo preso, forse poteva uscire) ha dimostrato di meritare la fiducia.
Mi spiace tantissimo per Viviano, ma prima viene la Fiorentina e bisogna tenere duro con queste idee anche perché non ci sono alternative tecniche per cambiare.