Bis della partita col Pescara, con due aggravanti: l’arbitro, che stavolta è entrato nelle azioni decisive, e il portiere, che diventa un problema.
Se può consolare, ma non credo, in sala stampa ad Udine parlavano della Fiorentina come della migliore squadra vista in Friuli.
Bella sì, ma senza attaccante vero, con Ljajic che è un trottolino ammirevole che non riesce mai a trovare la porta.
Con Jovetic che non incide, Seferovic che non è da Fiorentina e Toni che sta tornando normale.
In questo deserto offensivo noi prendiamo Larrondo, perché è la riserva naturale di Toni, viene detto, dimenticando che il grande Luca doveva essere un’alternativa e non la certezza.
Però abbiamo giocato meglio dell’Udinese, a tratti molto meglio, e anche senza Pizarro.
Sul portiere è dura decidere: la bischerata di Neto è stata colossale e vale almeno la seconda incertezza di Viviano a Roma.
Bisogna decidere soppesando tutto e stando attenti a non perderli entrambi in una sbervante corsa a due, io continuo a pensare che Viviano sia in assoluto superiore, ma per fortuna decide Montella.
Saremmo stati a quattro punti dallo scudetto e dalla Juve, però rimaniamo quinti e bisogna tenere duro.

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