Viviano è indifendibile e lo sa lui per primo: ha preso dei gol che neanche il Madiai (portiere del glorioso Pizzeria San Gallo) avrebbe beccato.
Adesso però va fatto giocare ancora e sinceramente, assumendomi tutta la responsabilità per quello che dico, lui vale molto più di Neto.
Ma avremmo perso lo stesso anche con un altro più bravo in porta, perché alla fine almeno tre cose ottime Viviano le ha fatte e la Roma ci ha veramente asfaltato.
A me pareva di essere tornato indietro di una quindicina di anni, a quando cioè le formazioni di Zeman ci facevano a pezzi all’Olimpico e ogni volta si ripartiva dallo stadio con la sconsolante sensazione di essere nettamente inferiori.
Ieri è andata così, con un Totti straordinario e forse bisognerà interrogarsi un po’ più a fondo su tutta la nostra meravglia a proposito dei gol di Toni: c’è chi sa fare di più e molto meglio.
Ma Luca è davvero l’ultimo dei problemi, perché lui ci mette il cuore e arriva dove può, che è troppo poco, giocando da titolare, per le ultime scintillanti ambizioni viola.
Il problema è che questa squadra senza Pizarro si perde e sinceramente mi aspettavo qualcosa in più in termini di personalità da Borja Valero e Aquilani, anche loro smarriti senza il centro di gravità permanente della manovra.
Da Olivera invece non mi aspetto più niente, che sia scarso l’ho sempre detto fin dall’inizio (due partite buone in un anno, Lecce e contro il Bologna), ma non pensavo che fosse così deleterio, visto che anche ieri avrebbe meritato l’espulsione.
Complimenti a chi l’ha preso (dal Lecce…), gli ha fatto un bel triennale e colpa anche di Montella che non so perché gli dà in mano la regia della Fiorentina quando manca Pizarro.
Cassani ormai funziona più nell’esultanza dalla panchina per i gol dei compagni che in campo e Cuadrado non doveva giocare per via dell’infortunio, meno che mai in appoggio a Toni, dove non ha lo spazio per l’affondo e comunque poi nel secondo tempo ha perso tutti i duelli con Balzaretti.
Ci hanno veramente fatto a pezzi, molto più di quello che dica il risultato perché poi rubando con un colpo macrochiappico magari potevamendo pure pareggiare, ma la lezione ci servirà per capire che non abbiamo rincalzi adeguati e che soprattutto ci vuole subito a inizio gennaio un ottimo attaccante.
E comunque dobbiamo ripartire senza isterismi, non scordando ciò che siamo stati da fine agosto ad oggi: quattro mesi che da soli valgono molto più degli ultimi due anni di annientamento viola (dove Prandelli non c’era, come ieri ha opportunamente ricordato il Commissario tecnico azzurro).

P.S. Leggo che molti di voi giudicano eccessivo il titolo: ragazzi, non eravate a Roma e dalla televisione le partite si vedo con un occhio completamente diverso.
Vorrei l’opinione di chi era all’Olimpico, perchè sul campo la differenza di passo, di personalità e di pericolosità era veramente netta.
Ma si tratta di una partita, non dell’analisi di un campionato e non sono affatto pessimista per il futuro.