La vera notizia di questo scorcio del 2012 è che a Milano ci temono, più di quanto succedesse con Prandelli in panchina, anche perché rispetto ad allora è una piccola Inter.
Sono rimasti impressionati dalla nostra partita contro la Juventus e probabilmente ci aspetteranno stando dietro per poi ripartire veloci in contropiede.
E a noi va bene così, visto che è nel DNA di questa squadra impostare sempre la gara e non subire il gioco degli avversari: quando lo facciamo, come è avvenuto nel secondo tempo di Parma, sono dolori.
Sinceramente non è male girare per l’Italia con addosso questo abito elegante del bel gioco e della novità tecnica, però domani sera mi piacerebbe stare un po’ più su in classifica perché davanti vedo squadra che hanno speso poco e che hanno ottimizzato al massimo mentre a noi mancano almeno quattro punti, anche se è troppo presto per fare calcoli europei.