Da uno come Montolivo davvero non me l’aspettavo: nemmeno una parola di ringraziamento per la Fiorentina, di ricordo per i sette anni passati a Firenze, dove è diventato giocatore vero, dove ha indossato la fascia di capitano.
Io, che rimango nonostante tutto un ingenuo, avevo addirittura pensato per i saluti degni di questo nome ad una pagina acquistata sui giornali nel giorno della partita contro il Cagliari, ma si vede che costava troppo per le possibilità economiche del ragazzo di Caravaggio e signori si nasce non lo si diventa con i soldi.
E poi quel comunicato così forzato del Milan, con il richiamo al tifo rossonero della famiglia: sinceramente non avevo mai sentito una cosa del genere, ma può darsi che nel passato mi sia distratto.
Veramente una pessima dimostrazione di stile, inattesa e per questo ancora più avvilente, ma non certo per chi sta a Firenze e ama i colori viola.