Sempre più spesso mi viene da pensare: me lo avessero detto dodici mesi fa che le cose andavano in questo modo non ci avrei mai creduto.
Non so come mai, ma sono sempre stato morbosamente attaccato al passato, alle cose che ho fatto, che mi sembrano spesso di una bellezza unica ed irripetibile.
Ho cominciato a ragionare un po’ più (oh, solo un po’…) proiettato verso il presente ed il futuro solo da quando mi è saltato il primo matrimonio e ancora di più da quando sono nate le mie figlie.
Ecco perché oggi sono un po’ meno stupito dai cambiamenti che mi lascia in eredità questo 2006.
Cose a cui non avrei mai pensato il primo gennaio scorso e che penso e spero di aver affrontato con la giusta lucidità e determinazione.
Non è stato comunque, complessivamente, un brutto anno e parlo ovviamente a titolo personale.
Non è il caso di mettersi a fare bilanci in partita doppia tra il dare e l’avere, dico solo che è stato un anno “gestazionale”, nel senso che i cambiamenti veri li vivrò nei primi tre mesi del 2007 e chissà poi quali sorprese ci saranno prossimamente, eventi assolutamente impensabili oggi.
Un abbraccio e ancora un augurio a tutti i miei compagni di avventura in questo gioco molto stimolante che è diventato il “nostro” blog.