Vi prego, non cercate giustificazioni alle scene penose di ieri sera perché non ne esistono.
Vi invito per un attimo a pensare a cosa sarebbe successo, a cosa si sarebbe detto, se il protagonista dell’aggressione fosse stato Mihajlovic: come minimo avremmo messo nel mezzo la tigre Arkan, e poi tutto il resto.
Non si poteva che esonerare Rossi, non si può che mandare via Ljajic, uno che ancora non ha capito come ci si comporta nella vita e quindi anche nel calcio.
Lo sputtanamento via internazionale della Fiorentina ha fatto dimenticare alcuni particolari rilevanti: il cambio con Olivera era folle (ma Acosty che ci stava a fare in panchina?), la squadra è fuori di testa quasi come il suo ex allenatore (avete visto lo scontro finale di Pasqual?), Montolivo è stato il migliore (ma Kharja perché se ne è andato prima che la partita cominciasse? Aveva paura di perdere il treno?).
Quando Andrea Della Valle a fine partita dice che la campagna acquisti non l’ha fatta lui, racconta certamente una verità, ma si dimentica di spiegare perché è stato permesso tutto questo.
Perché è stato concesso ad un signore in guerra con il mondo di annientare tutto in meno di due anni?
La Fiorentina, questa Fiorentina, non esiste più.
E se va avanti lo deve solo all’amore del proprio pubblico che, dopo averla incitata per novanta minuti, è ormai troppo depresso per arrabbiarsi davvero.
Adesso dobbiamo trovare un direttore sportivo e un allenatore e se fossi Delio Rossi, dopo essermi rivisto in tv, trasformerei l’esonero in dimissioni e rinuncerei ai soldi che dovrebbe prendere fino al 2013.
Poi convocherei una conferenza stampa per scusarmi dell’enorme idiozia commessa e anche di non aver saputo gestire un ambiente che lo aveva accolto come solo con Prandelli era successo in passato.
Oggi ci aspetta una lunga giornata di passione.