Due punti contro Catania e Cesena, trenta minuti (a stare larghi) giocati bene su centoventi, pochissime idee e adesso anche una certa fragilità difensiva.
Qui c’è soprattutto un responsabile e si chiama Sinisa Mihajlovic, è inutile girarci attorno.
I Della Valle hanno tirato fuori 13 milioni di euro, Andrea è venuto più volte a Firenze ad incitare e Corvino ha fatto acquisti che tutti noi abbiamo giudicato all’altezza della situazione.
La sua responsabilità maggiore è aver scelto questo allenatore, ma sul piano del mercato, dopo due anni veramente scadenti, mi pare che le cose siano andate bene, pur non avendo compreso l’arrivo di Kharja e con le ormai solite corvinate a buon mercato e poco successo: Silva e Romulo.
Ma Lazzari e Cassani sono due ottimi rinforzi, appena troveranno un po’ di continuità.
45 partite di campionato mi sembrano un lasso di tempo enorme per come siamo abituati oggi nel calcio e in queste 45 partite ancora non si è capito in cosa consista il gioco di Mihajlovic.
E’ giusto che la società lo difenda, visto che non lo allontana, ma sono convinto che si stia facendo strada l’idea di valutare le prossime tre partite per capire cosa fare per non buttare alle ortiche la seconda stagione consecutiva.
Sinisa mi sembra un uomo in piena confusione, i primi 18 minuti di oggi sono stati atroci sotto ogni punto di vista, poi è anche vero che ci hanno negato un rigore, ma certamente non siamo stati superiori al Catania, che oltretutto non aveva Gomez.
Da noi invece è tornato Gilardino, e meno male, perché insieme a Jovetic e con un Cerci regredito pericolosamente mi pare una delle poche ciambelle di salvataggio.

IO NON RIESCO A NON PENSARE ALLA TRAGEDIA DELLA MORTE DI MARCO SIMONCELLI…