Domanda vagamente retorica: ai soldi non rinuncia nessuno, figuriamoci in un mondo avido e di principi morali tendenti allo zero come quello del calcio.
E allora voglio proprio vedere come andrà a finire questa storia dei diritti collettivi televisivi.
Qui ci sono società che hanno firmato contratti straordinari fino al 2010, quando questi contratti era possibile firmarli e che adesso dovrebbero rinunciare (almeno a quanto si capisce dal guazzabuglio di dichiarazioni presidenziali e ministeriali) al 50% degli introiti, che poi sarebbero distribuiti tra tutti.
Come direbbero a San Frediano: sì, li hai belle visti!
Questi son capaci di andare alla corte europea o ad imitare Bondi nello sciopero della fame pro Mediaset.
Col contratto lungo ci sarebbe pure la Fiorentina, ma a cifre lontane anni luce da Juve, Milan, Inter e anche Roma e Lazio.
Sono convinto che Della Valle sarebbe uno dei pochi pronti ad accettare una vera equa distribuzione delle risorse, se non altro per coerenza, visto che poi è stata la “madre di tutte le battaglie”, con le conseguenza che tutti amaramente conosciamo.
Insomma, sono molto curioso di vedere cosa imbastiranno Tonino Matarrese e la bella ministra Melandri, diventata un po’ troppo loquace da quando l’Italia ha vinto i Mondiali.
A proposito, ma avete notato che da più di un mese non si sente più parlare di Guido Rossi? O come farà a resistere a questo periodo di oblio?
Mi aspetto da un momento all’altro una sua intervista bomba sui mali del calcio che lui avrebbe certamente risolto (magari assegnando preventivamente all’Inter lo scudetto 2006/07).

Scusate se rispondo solo ora ai messaggi, ma è stata una giornata molto “intensa”.
Come dicevano nei cartelli sull’autostrada: stiamo lavorando per voi, a gennaio ne saprete di più…