Tutta la storia viola di Vargas è un po’ ammantata di mistero.
Soprattutto quando parte per gli impegni della Nazionale o per casi molto dolorosi come la scomparsa del nonno, a cui era legatissimo.
In ogni caso almeno io, che pure sono dentro l’universo Fiorentina, non sono mai riuscito a capire bene i tempi dei suoi ritorni.
Una volta, mi pare, ci mise quasi tre giorni per raggiungere Firenze, neanche fossimo col piroscafo ad inizio novecento.
Il fatto è che tra Coppa America, permessi e altro qui la stagione comincia un po’ com’era finita la precedente: non si sa se su Vargas si possa contare oppure no.
Il mio non è cinismo di fronte al suo lutto, non mi permetterei mai, ma una semplice constatazione che tiene conto proprio del valore del giocatore.
Perché qui siamo tutti contenti di Lazzari, e ci mancherebbe, ma se Vargas ha una quotazione tripla un motivo ci dovrà pure essere, e allora a me piacerebbe vedere tutto quel valore impiegato costantemente con e per la Fiorentina.