Impressione del tutto personale: alla Fiorentina cominciano con colpevole ritardo a capire cosa voglia dire comunicare.
Mi sembra infatti che Corvino abbia smesso di fare danni mediaticamente, sia un po’ più nell’ombra e di dedichi a ciò che sa fare meglio nella vita: scoprire giocatori, acquistare e vendere.
Che poi prenda anche lui delle cantonate è nella logica delle cose, qui vince chi sbaglia meno, ma sinceramente il mio voto complessivo al Corvino direttore sportivo rimane al di sopra della sufficienza e mi riferisco (come piace immensamente a lui) al periodo giugno2005-luglio 2011.
Dal punto di vista della comunicazione ho invece visto nel corso delle stagioni disastri vari che non sto qui a ripetere, ma non è solo colpa sua, visto che spesso è stato mandato (o ha deciso di andare…) allo sbaraglio.
Ora invece abbiamo un presidente che sa dire “abbiamo sbagliato” (vedi vicenda Antognoni-Teotino), che non ama “guardarsi indietro” per esaltare ciò che è stato fatto, che si sforza di ascoltare l’interlocutore, che non fa liste di proscrizione, che non divide i giornalisti in alleati e nemici: speriamo che non cambi nel tempo.
E abbiamo un uomo, Vincenzo Guerini, che incute e merita rispetto, che conosce gli umori del popolo viola e che forse proprio per questo viene spesso mandato a rappresentare la Fiorentina.
Senza contare il lavoro da mediano di Mencucci, l’unico che c’è sempre stato e che ci ha messo continuamente la faccia in momenti e situazioni in cui non si presentava nessuno, prendendosi svariati “vaffa”, spesso immeritati.
Mancherebbe una presenza più assidua di Andrea Della Valle, qualche intervento che volasse alto sui cieli viola, ma qui il discorso è vecchio e all’orizzonte non si vede niente di nuovo.