Cari contestatori di tutto e di tutti, detto con molta sincerità: mi avete rotto le scatole.
Ho letto commenti folli, di gente incazzata il 15 luglio con il mondo e mi sorge spontanea una domanda: ma che la seguite a fare la Fiorentina?
Ma perché non la cassate dai vostri interessi?
Il calcio deve essere gioia, il tifo un modo di partecipare con passione e senza eccessi, almeno io l’ho sempre visto così.
E’ pazzesca l’equazione di alcuni di voi: sei un po’ ottimista perché intravedi qualche segnale di risveglio?
Non sei più il solito, ti pieghi alle logiche di mercato. Gurada tizio o caio come sono bravi, cosa scrivono e come sono sempre e comunque contro questa società e questa squadra.
Analizzi operazioni senza senso come quella di D’Agostino, sei molto preoccupato per il trascorrere dei giorni senza acquisti, oppure segnali (unico, mi pare) la morte di ogni iniziativa che riguardi l’estate viola?
Sei contro i Della Valle, fomenti la gente, la tua radio è piena di persone che odiano la Fiorentina.
Mi guardo indietro e non riesco a capire la genesi di questa polveriera che è ormai diventato il tifo viola.
Questa acredine, questa cattiveria non fa davvero parte del mio DNA: io amo sportivamente la Fiorentina e faccio il giornalista, dando le mie notizie (poche, per la verità), organizzando la mia squadra e fornendo le mie opinioni.
E ogni volta parto da zero, non mi fa velo al contrario vostro nessun preconcetto.
I toni di alcuni messaggi sono incomprensibili ed ingiustificabili, c’è una violenza verbale che fa paura, la stessa che probabilmente userete in altri momenti della giornata.
Non vorrei essere chi vi sta accanto.