Non conta il come, ma solo il risultato, e poi confermo quanto ho detto ieri sera a Rtv 38: per cinque sesti della partita la Fiorentina ha meritato di vincere una gara piuttosto brutta.
Per un quarto d’ora invece ci hanno messo ai paletti.
Abbiamo avuto fortuna, però se pareggiavamo non era giusto per l’andamento complessivo dell’incontro.
La “svista” di Pieri su Toni è stata colossale e non si può non applicare il buon senso in un’azione come quella, a tempo scaduto e dopo dieci falli subiti dal bomber.
Se pensassi, se pensassimo alla prevenzione verso la Fiorentina, sarebbe meglio smetterla qui perché non si può combattere con i mulini al vento.
Tifo straordinario, una partecipazione commovente e un amplesso continuo con Prandelli: giusto così.
Fray grandioso, Mutu una scoperta per l’agonismo, Potenza in questo momento meglio di Ufo, Toni decoroso e una difesa da brividi, più per qualcosa che sembra bloccare psicologicamente i due centrali che altro.
Non mi aspettavo che Prandelli disertasse la sala stampa a fine gara, forse sarebbe ora di chiuderla questa polemica con i giornalisti che non giova a nessuno.
A questo proposito, sono andato per curiosità a rileggermi quello che avevo scritto a proposito delle ambizioni viola il 29 agosto scorso, quando il campionato doveva ancora iniziare.
Ve lo ripropongo integralmente, perché quando ci sono delle responsabilità da prendere non mi tiro mai indietro e non avrei quindi alcuna difficoltà in futuro a dissentire con Prandelli.
Ma non mi piace quando si spara nel mucchio, quando si dice “i giornalisti”, ognuno risponda di quello che ha scritto o detto.
Se avete un po’ pazienza rileggetevi queste righe e poi, semmai, mi fate sapere.

Giorni decisivi
Bravo Pestuggia nel Pentasport di ieri a ricordare a quale giornata dello scorso campionato la Fiorentina raggiunse la fatidica quota diciannove.
Era la nona, quindi quasi a metà girone di andata e sarà davvero il caso, come già avevo scritto, di sintonizzarsi subito sulle frequenze di Prandelli, perché la passata stagione fu straordinaria in positivo e potrebbe anche darsi (incrociamo le dita) che ora si fatichi un po’ di più.
Credo che nessuno di noi abbia ancora interiorizzato completamente cosa voglia dire partire da questa voragine di punti in meno: non vorrei che ci si cominciasse a pensare sul serio solo dopo un mese di campionato, magari in una situazione psicologicamente molto pesante.
Per questo i prossimi dieci giorni sarenno decisivi per il futuro viola.
E’ nei prossimi allenamenti infatti che Prandelli metterà la benzina per una partenza che non potrà che essere a tutto gas.
Io comunque, e lo dico ora a scanso di equivoci, mi fido