Sprofondato nella poltrona mi sono goduto come poche altre volte mi era successo negli ultimi quindici anni la festa per il compleanno della Fiorentina.
Il massimo è stato quando hanno riesumato un collegamento con Canzonissima del 1969 in cui i Campioni d’Italia (Campioni d’Italia!) scherzavano con un giovane Paolo Villaggio: De Sisti, Superchi, Chiarugi e Pesaola, con Dorelli che conduceva in studio.
Ero completamente immerso nelle mie fiabe fanciullesche e neanche un paio di sorridenti battute al vetriolo con Corvino (“se non mi inviti mai, come faccio a venire in radio”, a proposito delle sue reiterate partecipazioni in altre emittenti: in effetti…) hanno potuto annullare l’effetto “Figurine Panini” di una serata veramente unica.
Quando è toccato a me salire sul palco per raccontare un po’ di giornalismo degli ultimi trent’anni e rivolgere un pensiero a Manuela, ero veramente emozionato perché, diciamocela tutta, non mi sentivo all’altezza della storia viola (la mia storia di passioni sportive e vita professionale) che scorreva davanti.
Grande Sandrelli nella conduzione fatta con amore, splendida Elisa Sergi e molto bravo (ed emozionato pure lui, me ne sono accorto…) Enzo Baldini: speriamo che Corvino, Mencucci, D’Agostino, Pasqual, Behrami e Neto abbiano assorbito qualcosa e capiscano quanto sia importante il passato per vivere meglio il presente.