Io sì, senza discussioni.
Sto parlando della visita di Renzi alla reggia di Arcore, quei novanta minuti di colloquio che tanti mal di pancia stanno provocando ai duri e puri della coalizione che sempre più a fatica voto da oltre trent’anni.
Renzi non è andato a chiedere piaceri personali e/o per cambiare casacca, il suo incontro, peraltro innescato dalla prima telefonata del presidente del Consiglio che chiedeva aiuto per Napoli, era motivato solo dall’esigenza di chiedere qualcosa di concreto per Firenze.
Ha ragione Renzi: “sono il sindaco e farei qualsiasi cosa per la città”, qualcosa di legale, si capisce, mentre al contrario davvero non riesco a comprendere dove sia lo scandalo.
Doveva andare a Palazzo Chigi?
Sarebbe stata certamente una procedura più in linea con il galateo politico, ma l’invitato non può mica mettersi a disquisire sul luogo dell’invito: o va o non va.
A me pare che Renzi abbia dato una bella dimostrazione di pragmatismo, staccandosi dalla logica del pro o contro Berlusconi, quella stessa logica che sta avvelenando da sedici anni l’Italia.