Non è un quesito politico (anche se ci starebbe bene…), ma tattico.
Non si può neanche parlare di sfortuna, perché in pratica si sono fatti male tutti e dunque anche Pasqual non è sfuggito alla maledizione degli infortuni, proprio ora che aveva imbroccato tre partite buone consecutive.
Inutile tornare sulla curiosa decisione estiva di non avere un’alternativa credibile (non parliamo per favore di Gulan, che va sempre in tribuna), meglio invece pensare a chi mettere a Udine, dove pare che alla fine si giochi, come era logico.
Due le alternative: o il sor tentenna Felipe, o l’adattato Comotto, meglio peraltro di De Silvestri, che da quella parte fa ancora più fatica.
La seconda soluzione mi pare più praticabile contro una squadra da corsa come l’Udinese, che proprio sulle fasce laterali costruisce gran parte delle proprie fortune.
Sperando che Vargas si svegli con la luna buona e che come a Torino dia un segno tangibile della propria presenza.