Su come la penso a proposito dei cori dell’Hysel mi pare sia chiaro e mi immagino anche di aver velocemente scalato con l’ultimo post le posizioni ipresso la parte più calda della Fiesole, quella che intona quelle frasi vergognose, sul versante antipatia.
Mi interessa sinceramente il giusto: ho le mie idee e non le rinnego.
Oggi sull’argomento c’è stata la lezioncina morale di Maurizio Crosetti su Repubblica, giornalista dal grande stile, ma dalla memoria tipo parcheggio di alcune strade, cioè funzionante a giorni alterni.
Il lunedì è evidentemente dedicato all’indignazione e al sermone, la domenica no, tutto è permesso.
Eh sì, perché dall’esimio collega non ho visto vergare una sola parola domenica 28 novembre, a proposito delle bombe carta lanciate all’Olimpico juventino nel settore ospiti occupato dai tifosi viola.
Bombe che avrebbero potuto provocare drammi ben più gravi delle ustioni riportate dall’incauto fiorentino che aveva avuto l’ardire di avventurarsi a Torino.
Non pensi caro Crosetti che sia il caso di dedicare un po’ del tuo preziosissimo tempo alla rivisitazione del citato episodio?
Senza fretta, per carità, quando sarai in comodo e indignato al punto giusto per sopportare la fatica di scriverne su Repubblica.

P.S. Se per i cori, che ribadisco sono vergognosi, comminano una sanzione uguale o superiore alla bomba carta di Torino, stavolta faccio davvero il capopopolo…