Ma questo Stato, così attento e burocratico nel rendere l’accesso ad uno stadio una partita di calcio uguale alla trafila per ottenere il passaporto, non riesce a contenere qualche centinaio di delinquenti serbi, che per un giorno hanno preso in ostaggio Genova e per una sera l’attenzione calcistica di un Paese?
Ma l’intelligence di due Stati non ha proprio saputo niente di quello che questi teppisti andavano organizzando da settimane?
Com’è possibile che io a Marassi non possa entrare in tribuna stampa con la bottiglietta da 33cl di acqua e questi bastardi si piazzino in favore di telecamera con forbici e trincetti, armati come se fossero al fronte (il loro fronte delirante, non il nostro)?
Cosa aspetta il ministro Maroni, così inflessibile con chi non ha la tessera del tifoso (che io comunque farei senza alcun problema), a convocare una conferenza stampa per spiegare alla parte sana dell’Italia gli errori di una serata da incubo e da vergogna per tutti, anche per l’Italia chi ha ospitato il vomitevole spettacolo e non è riuscito a porre un argine alla delirante e violenta imbecillità?
Speriamo che quello visto ieri ci svegli un po’, che si dica finalmente basta a tutto a ogni tipo di violenza.
Anche alle piccole e sottaciute prepotenze quotidiane che sedicenti signorotti autoproclamatisi capi (?) del tifo infliggono a chi vuole vedersi la partita in santa pace o a chi vuole esercitare il proprio sacrosanto diritto di critica.