Una cosa bisogna riconoscere a Mihajlovic: non è permaloso, o almeno lo è molto meno della media del permalosissimo mondo del calcio italiano, Prandelli compreso.
Ma ve lo immginate il grande Cesare alle prese con la demolizione quotidiana mediatica a cui è quotidianamente sottoposto il tecnico serbo?
Si obietterà che non ci sarebbe stato bisogno di critiche visti i risultati e però vorrei ricordare le reazioni alle osservazioni (molto garbate) post doppia sostituzione di Amsterdam, con Almiron e Jorgensen insieme in campo e relativa eliminazione dall’Uefa.
Prandelli si arrabbiò moltissimo in sala stampa alla vigilia della partita con la Reggina e di solito reagiva non proprio benissimo all’osservazione pungente, pur non perdendo mai la sua naturale educazione e signorilità.
Di Mhajlovic a Bologna mi avevano detto che si incavolava molto se contraddetto, a maggior ragione quando le cose vanno male.
Devo dire invece di essere rimasto favorevolmente sorpreso da quanto visto: per ora il suo comportamento è stato esemplare, pur avendo letto e sentito di tutto.
Si passa dall’inadatto all’incapace, eppure non ha (ancora?) ingaggiato nessuna rissa verbale con un giornalista, questo gli va riconosciuto.
In attesa di potergli dire bravo per quello dimostrerà la sua Fiorentina.