1: Andrea Della Valle torna presidente e la finiamo con questa storia che nessuno ha capito
2: Si smette di parlare di Cittadella, ci prendiamo tutti (pseudogiornalisti petulanti compresi) una pausa fino al prossimo evento concreto, che sia il dissequestro dell’area di Castello o un accordo tra Renzi e Rossi per decidere il da fare. Senza mai dimenticare che ci sarebbe un signore nemmeno tra i più sprovveduti, mi pare, che si chiama Salvatore Ligresti e che è il proprietario della suddetta area, area che dovrebbe essere come minimo acquistata per partire.
3. Dopo settanta giorni di lavoro e di parole, Mihajlovic ci fa vedere quali schemi ha la sua Fiorentina, che siano applicati più o meno bene dai calciatori.
4: Vanno in campo quelli che corrono di più, perché tanto qui nessuno tranne Mutu e forse Jovetic è in grado di fare la differenza tecnica con gli altri e allora tanto vale buttare dentro quelli che si muovono, evitando situazioni al limite della disperazione come quelle di Zanetti e Marchionni visti contro il Napoli.
5: Si spiega a tutti, ma proprio a tutti, scapoli, fidanzati e ammogliati che, come si dice a Firenze, volano basse, ma molto basse. E quindi tutti, ma proprio tutti, sono pregati se non di fare vita monastica, di essere almeno furbi e ricevere eventualmente (ma dal giovedì in poi sarebbe meglio di no) nella propria abitazione per evitare che una città pettegola ed innamorata come poche della propria squadra chiacchieri su luoghi visitati in orari assolutamente non consoni alla vita da atleta.
6: I tifosi hanno fatto bene ad esternare il proprio punto di vista, e Mencucci ha fatto benissimo a riceverli, però adesso si fermano lì e rimandano la palla a Mihajlovic e i giocatori, attendendo risposte.
7: Corvino, molto bravo ad uscire allo scoperto nel dopo gara, si impone un silenzio stampa di almeno tre mesi sui “quattro scudetti conquistati in quattro anni” e sulle “ultime cinque grandi stagioni”, che poi cinque non sono, perchè per me il 2009/2010 è stato da 5,5. E intanto pensa seriamente ad un terzino sinistro e un attaccante da comprare a gennaio, vendendo pure i diversi elementi inutili rimasti in rosa.