…era l’ora, potreste dire, e avreste pure ragione.
Ho tentato accessi internet, ma non c’era niente, semmai bisognava portarsi il portatile da casa, ma questo non rientrava nei patti con moglie e figlie.
Comunque è stato interessante, perché ho capito cosa si prova a stare dall’altra parte del gironale o della radio: semplicemente angosciante.
Per i primi quattro giorni mi sono alzato la mattina con la paura e la speranza di ciò che avrei letto sul giornale, poi non ho più retto e nel pomeriggio chiamavo Bardazi o Pestuggia per chiedere loro a che punto eravamo.
Ora si entra nel vivo della questione, io sono molto arrabbiato e cercherò di trasformare questa rabbia in lucide trasmissioni a Radio Blu.
Primo comandamento: non perdere la testa.
Secondo: far valere le nostre ragioni e non accettare assolutamente che si faccia passare la Fiorentina come una delle protagoniste del sistema Moggi.
Ora mi leggo i vostri commenti e ci aggiorniamo a domani, tifando stasera per l’Argentina (Passarella, Bertoni e, al di là delle vicende personali, l’immenso Batistuta).