Che tempi e che cambiamenti!
A me viene in mente il grandissimo Giorgio Gaber e il suo “Qualcuno era comunista”.
Eh sì, qualcuno, cioè tutti, vent’anni fa non voleva vendere Baggio, ed eravamo anche piuttosto arrabbiati con chi ce lo vendeva.
Altro che mancati applausi e mancati cori.
Oggi invece siamo quasi a sperare che arrivi l’offerta alta e giusta per Mutu (che con un cervello molto diverso e fatte le debite proporzioni sulla diversità di talento sarebbe comunque il Baggio di oggi) e poi anche per Frey e Vargas.
Vogliamo incassare i 40 milioni di euro, mentre allora ce ne fregavamo dei miliardi di lire che sarebbero entrati nelle casse della Fiorentina.
Siamo più saggi o solo più vecchi?
Ho nostalgia di quei tempi, sarà (e cito adesso il sommo Guccini) “per aver vent’anni (lo so che erano quindici, ma adatto…) in meno e avere tutto per possibilità”, ma mi sembra che fossimo tutti un po’ più felici col calcio.