La battuta migliore è di Leonardo Petri ed io gliela ho rubata volentieri: “Se davvero la Fiorentina fosse colpevole, Diego Della Valle dovrebbe iscriversi al campionato mondiale di poker perché in quel caso sarebbe un bluffatore eccezionale”.
Ovviamente speriamo che la Fiorentina non sia colpevole.
Neanche per la giustizia sportiva, perché sul piano penale mi pare che ci siano molti meno problemi.
Con la fantasia io sto volando all’eventuale prossimo interrogatorio tra Della Valle e Borrelli: darei chissà cosa per essere in quella stanza ed assistere alle domande e alle risposte, per percepire il clima che si respira in quei momenti.
Comunque vada a finire, va dato atto ai Della Valle di non aver scaricato niente su altri (Mencucci, nella fattispecie), al contrario di quello che invece è accaduto con gli Agnelli a Torino e Galliani con Meani a Milano (guardatevi, se potete, ogni tanto Milan Channel…).
Si dirà: certo che fanno così, nelle telefonate e nell’incontro di Bagno a Ripoli loro ci sono.
Vero, ma le telefonate più lunghe e frequenti sono quelle di Mencucci e comunque è anche una questione di stile.
Diego Della Valle ieri ci ha mandato a cena un po’ più sereni, poi arriva questo Stagliano, ex ispettore federale che ha visionato le carte, a raccontarci che Juventus e Fiorentina sono quelle che rischiano di più.
Si torna farsi domande e non trovare risposte certe, ma ormai con questa angoscia calcistica abbiamo imparato a conviverci, o no?