Sono imbarazzato: intanto grazie a Fiorentina.it e Firenzeviola.it per la solidarietà espressa e un abbraccio agli amici di Canale 9 e di Radio Marte di Napoli che al San Paolo sono intervenuti in diretta stigmatizzando l’aggressione e cercando di calmare quella ventina di esagitati che erano “leggermente alterati” nei miei confronti per via dell’esultanza agli ultimi due gol viola.
Tutto alla fine si è risolto con un paio di bottigliette lanciate con scarsa mira, tre placcaggi sui più atletici e un poderoso sputo che (ma l’ho saputo dopo) ha beccato sui capelli il malacapitato Sardelli.
Mi sono spaventato solo cinque secondi, quando ho notato l’agilità dei tre atleti/teppisti ed è lì che ho chiesto all’attonito Giovanni “ma icché vogliono questi?”, domanda in verità leggermente retorica…
Ma non c’entra nulla Napoli (mi ricordo i gas di Bergamo e certe uscite secondarie di Brescia) e comunque è stata una cosa da nulla: dopo 28 anni di radiocronache sono episodi che uno deve mettere nel conto, a Bari per un rigore procurato un po’ così da Robbiati mi è volato di tutto a due centimetri dal naso, i due schiaffi presi ad Ascoli e Pestuggia ha litigato un’unica volta col pubblico a Verona col Chievo
A Firenze nel 1988 difesi Pelegatti dalla furia della tribuna e Benedetti, caliente radiocronista della Lazio, è più volte entrato in collusione verbale pesante col Franchi inducendomi spesso ad intervenire.
Non siamo per niente degli eroi, semmai degli innamorati pazzi della propria squadra e semmai, a freddo, mi fanno un po’ sorridere due episodi: il fatto che me ne sia fregato delle prime minacce al gol del due a uno (ragazzi, ho quasi cinquant’anni e forse mi dovrei dare una regolata) e l’arrivo strepitoso di Tommaso Loreto, voto alto, che ci ha chiesto se c’era da tirare…

E’ stata una serata che ci ha riconciliato col calcio.
Una Fiorentina bravissima per 75 minuti, con sette assenze e una capacità di giocare palla a terra che è sempre stata una caratteristica di Prandelli.
Tre punti fondamentali per ripartire, senza dire assolutamente dove possiamo arrivare.