Per un attimo li ho fatti anch’io i calcoli: vinciamo col Milan e poi sabato a Roma, ed ecco che siamo di nuovo lì , in scia per il quarto posto, come se nell’ultimo mese non fosse successo niente.
Poi mi sono bloccato e ho pensato a quando perdo con i miei investimenti e vado a vedere quale fosse il massimo raggiunto dai titoli in mio possesso.
A quel punto mi consolo e mi dico che, sì, tanto prima o poi ritorno su quei livelli e quindi è come se non stessi perdendo.
Solo che se vendessi ciò che ho, la pedita ci sarebbe tutta.
Ecco, ora siamo più o meno in quella situazione: ci facciamo le palle, in senso positivo, e ce le tiriamo
Mai come stavolta sarà bene vivere alla giornata, dimenticando anche le quattro volate precedenti, che rimangono negli almanacchi, ma non portano punti.
E per domani sera sarà invece opportuno ricordare come negli ultimi due anni il Milan, più a Firenze che a San Siro, ce l’abbia sempre nascosta e se non giochiamo a ritmi alti (ma non è affatto facile) rischiamo ancora una volta di vederla poco.