E’ eccezionale il carisma di Cesare Prandelli, la sua presa sui tifosi viola.
Prandelli non ha urlato, non è partito lancia in resta contro questo (giornalisti) o quello (i suoi dirigenti).
Prandelli ha semplicemente detto quello che pensa in una bellissima intervista ad Andrea Di Caro, con una chiarezza esemplare che è in linea con la cifra della persona.
Non ha affatto sposato entusiasticamente la campagna acquisti di Corvino, come invece era stato detto, ma ha realisticamente preso atto dei problemi che hanno portato alla costruzione di una Fiorentina che è certamente lontana da quella che lui immaginava tre mesi fa.
Sul suo futuro è stato possibilista: vedremo quello che succede, ha detto, e nessuno, ribadisco nessuno, ha preso quelle parole come se fossero una minaccia.
E’ stato ancora una volta seriamente aziendalista, senza per questo rinunciare alle sue convinzioni o perdere un grammo della schiettezza che lo ha portato ad avere un rapporto unico con Firenze.
Ha infine ricordato a tutti che ancora una volta si può tentare, che bisogna provarci a fare una stagione al limite delle nostre possibilità.
Detto così sembra facile ed invece bisogna avere due attributi così per riuscire nell’impresa.