C’è una sola cosa più importante della passione e del lavoro, la famiglia.
Proprio per questo mercoledì sera a Cagliari in radiocronaca ci sarà Leonardo Bardazzi, una sicurezza, insieme ad Ernesto Poesio, che farà da seconda voce.
Una decisione difficile per me, non per i dubbi (che non esistono) sulla riuscita della trasmissione, ma per l’amore che metto nelle cose che faccio e quindi per il dispiacere di dover saltare anche solo due terzi di partita.
Sono ventisette anni che scadenzo la vita sulla base degli impegni della Fiorentina, e se ho in qualche modo rimediato all’anticipo di sabato a Milano, non potevo certo prevedere il vento di Cagliari.
Però alla fine questa è una vicenda che mi farà bene.
Perché ho vissuto una sensazione che è per tanti un gran bel modo di dire, buono per gli altri ma molto, molto difficile da applicare in prima persona: nessuno è indispensabile.
Non lo sono io per Radio Blu, così come non lo è il migliore nel proprio lavoro, siamo tutti sostituibili e chi crede il contrario andrà certamente incontro a brutte sorprese.
E poi, alla fine, è bello sapere di aver creato un gruppo, una redazione, che funziona.
Insomma, starò invecchiando, ma pensando a Leonardo che farà la radiocornaca e ricordandomelo entrare in radio poco più che ventenne, ascoltando i vari Selvi, Ceccarini, Speciale, che si sono affermati a livello nazionale, provo un senso di malcelato orgoglio che mi piace condividere con chi frequenta questo blog.