Prima i fatti e poi le considerazioni.
La triste vicenda di Praga, cioè comprare i diritti radio per non utilizzarli, si è ripetuta ad Amsterdam, ma stavolta, a sei giorni dalla partita, viene fatta una proposta a tutte le radio toscane.
Ripetere il segnale di Conto Tv, la telecronaca di Caputi e Di Marzio senior, integralmente, quindi con tutta la promozione della televisione di Crispino che va in onda per un’ora e mezzo a costo zero.
In più non si può mettere nessuna pubblicità dalla radio dalle 20.15 alle 23, quindi trenta minuti prima e dopo la gara e nell’intervallo. Chi non rispetta le regole e sgarra di un solo particolare paga a Conto Tv 40mila euro di penale.
Faccio una controproposta: Radio Blu è disposta a non mandare nessuna pubblicità durante la partita (rimettendoci quindi tutti i soldi della trasferta di tre giorni, che vengono a fatica coperti dagli sponsor), io sono disposto a fare la telecronaca gratis per Conto Tv sul secondo canale audio della televisione, come mi era stato chiesto inutilmente a Praga, ma l’audio che ripetiamo deve essere il mio.
Le altre emittenti avrebbero potuto scegliere liberamente se prendere la mia cronaca o quella di Caputi.
Proposta rifiutata in dieci secondi.
A quel punto non avevamo he una scelta: rinunciare all’intera cronaca della partita ripetuta (non è una radiocronaca, lo sottolineo, ma la semplice trasmissione di un segnale televisivo) e fare con i nostri mezzi inventandoci una trasmissione che non si avvarrà in nessun modo delle immagini televisive.
Eserciteremo il diritto di cronaca e sarà alla fine una cosa diversa, un po’ come a Praga, ma forse ancora più particolare.
E non mi interessa se avremo più o meno ascolto di una delle tre emittenti che hanno di sì a Conto Tv, qui è in ballo la storia (piccola, per carità, ma fa parte della nostra vita e quindi mi vorrete perdonare per la presunzione) di Radio Blu e soprattutto la sua dignità.
Ci sono trent’anni di lavoro che si festeggiano proprio nel 2009 e ci sono venticinque anni di trasferte internazionali in cui non siamo mai mancati, perché anche qui ad Amsterdam, l’unica emittente presente fin da martedì mattina era Radio Blu.
E allora rispondo no grazie a chi vuole fare la radio al posto nostro.
Noi, e intendo la ventina di persone che guido quotidianamente, non siamo in vendita.
Neanche per Ajax-Fiorentina.